Il progetto propone una demolizione e ricostruzione della villa di una famiglia, come risposta a una serie di criticità.
Prima criticità: la volumetria è concentrata nell’angolo sud-ovest del terreno, a confine con la strada. Tale disposizione comporta la mancanza di un rapporto tra la casa e il grande giardino di pregio che occupa il lotto.
Prima soluzione: la riproposizione della volumetria nel centro del lotto comporta una maggiore coesione tra la casa e il suo giardino. Il concept di progetto parte proprio dalla volontà di far interagire l’interno e l’esterno: le due corti caratterizzate da grandi vetrate rompono il volume architettonico e permettono al giardino di irrompere negli spazi abitativi.
Seconda criticità: la casa attuale presenta degli spazi interni frutto di un adattamento della volumetria preesistente. Tali spazi non rispondono più in maniera efficace alle esigenze della famiglia: la zona notte risulta sottodimensionata e non riesce a garantire la dovuta privacy di ogni componente.
Seconda soluzione: la nuova casa viene “cucita” su misura con spazi che seguono le esigenze della famiglia. Si vengono così a delimitare diversi ambiti all’interno della casa: il soggiorno, la cucina, la zona notte padronale, la zona notte delle figlie, gli spazi tecnici e le corti.
Terza criticità: la posizione attuale della casa non permette di avere un contatto con la componente paesaggistica del territorio, caratterizzato dalla presenza delle Prealpi trevigiane sullo sfondo. Il proprietario vorrebbe avere una vista privilegiata su questo elemento paesaggistico.
Terza soluzione: il nuovo edificio è stato sviluppato come un volume lineare, che segue l’andamento suggerito dal lotto. L’eccezione è rappresentata dalla zona della camera da letto padronale: l’edificio stesso si piega, puntando verso le vette sullo sfondo, che vengono incorniciate da una loggia su cui affacciano la camera da letto e lo studio.
Privato
2022
San Fior (TV)